Valutazione/Invalsi

Notizie

Perché non fate il test invalsi?
Volete provare a rispondere alle domande che l’Invalsi ha posto ai tredici/quattordicenni che hanno sostenuto l’esame di Stato a giugno 2016? Le risposte a quelle domande dovrebbero chiarirvi le competenze richieste dal Paese ai suoi cittadini, dai tredici anni in poi. Tra queste, atteso che alle 30 domande bisogna rispondere in 75 minuti, potreste essere portati ad includere la rapidità di lettura e la prontezza di risposta. Forse, indotti anche a ritenere che le differenti prestazioni degli studenti registrate a giugno possano dipendere da una più o meno ambientale o congenita o ingenua “lentezza”.
Provate comunque con il test allegato. E’ solo una selezione delle 30 domande di matematica poste agli studenti per valutarli. Ne avete solo 13: provate (dovrebbero bastarvi una trentina di minuti), riflettete sulle “competenze” richieste e date un consiglio all’Invalsi che certamente se ne potrà avvalere per migliorare.
Inserita: 24/09/2016

Gli insegnanti rifiutino le “rubrics”
L’invito alla disubbidienza è del noto linguista Francesco Sabatini. Nella sua seguitissima rubrica televisiva della domenica mattina, Sabatini ha invitato gli insegnanti italiani a rifiutare l’oscuro termine di “rubrics”, proposto da qualche pseudo-stanza ministeriale, in sostituzione di “griglia di valutazione”.
Ai docenti di matematica la questione delle rubrics è già nota, non solo nell’aspetto linguistico. Rubrics ministeriali, infatti, sono state proposte dal MIUR per la valutazione della prova scritta della sessione ordinaria degli esami di Stato del 2015. Una proposta improvvisata della quale non si conoscono tuttora gli autori, le ragioni e gli esiti. Di essa non si sa neppure se sia stata fatta in alternativa o in sostituzione della griglia di valutazione, già sperimentata da alcuni anni con pieno successo, messa a punto, fra l’altro, in un progetto ministeriale e dato luogo a un’esperienza che lo stesso MIUR, solo poco tempo prima, in una circolare del direttore generale Carmela Palumbo, aveva definito: «una chiara novità per il nostro sistema dell’istruzione e un serio contributo ad instaurarvi processi di valutazione ponderati e condivisi. E’ un fatto decisamente nuovo che migliaia di commissioni, operanti in istituti diversi e in regioni diverse, abbiano utilizzato, per la valutazione del problema e dei quesiti, gli stessi criteri e gli stessi “pesi” fissati, per tutti, a livello nazionale». Forse chi ha deciso per le rubrics non conosceva l’esperienza già in atto avviata e seguita dallo stesso Ministero.
Inserita: 12/10/2015

Lo studio delle prove INVALSI 2015 nelle Scuole Estive Mathesis. Documento di sintesi.
Durante le scuole estive di Laceno (per i docenti del primo ciclo) e Telese Terme (per i docenti della scuola secondaria di secondo grado) un apprezzabile spazio è stato dedicato allo studio delle prove INVALSI. I lavori sono stati ispirati ai seguenti due principi:
1) La funzione dell’INVALSI è fondamentale per il sistema dell’istruzione.
2) Le prove Invalsi devono essere conosciute e discusse dai docenti al fine di:
- essere percepite importanti per il proprio lavoro;
- essere strumento di riflessione e di miglioramento collettivo;
- essere costruite in modo sempre più rispettoso della funzione che la legge attribuisce loro; essere... leggi il documento inviato al Presidente e al Direttore Generale dell’INVALSI.
Inserita: 18/08/2015

La prova nazionale INVALSI per la matematica.
Nelle 28 domande che l’INVALSI ha rivolto agli studenti che sostengono gli esami di Stato conclusivi del primo ciclo dell’istruzione (ex-licenza media) c’è la matematica da insegnare? Il fascicolo INVALSI sarà argomento di analisi nel corso di scuola estiva di Laceno.
Inserita: 20/06/2015

Riforma Scuola, governo dà nuovi fondi all’Invalsi.
La notizia e il commento di Biagio Scognamiglio.
Inserita: 25/05/2015

Il contributo della MATHESIS al nuovo corso INVALSI.
I docenti esaminano i test di matematica del 7 e 13 maggio e ne valutano contenuti e formulazioni. L’obiettivo è di concorrere a stabilire, nel prossimo futuro, il necessario accordo tra richieste delle prove INVALSI e aspettative di scuole, docenti, studenti e famiglie e di lavorare perchè entrambe... leggi tutto
Inserita: 14/05/2014

In una intervista al Corriere della Sera on-line (http://www.corriere.it/scuola/14_aprile_30/test-invalsi-sistema-valutazione-ajello-cosi-miglioreremo-scuola-2d0a3dba-d070-11e3-b822-86aab2feac59.shtml) il presidente dell’INVALSI, la prof.ssa Anna Maria Ajello, annuncia l’invio di una lettera aperta agli insegnanti quale segnale di disponibilità ad un nuovo dialogo tra Invalsi e Scuole. Un dialogo ispirato alla funzione di servizio che l’Istituto, nel rispetto degli Ordinamenti del Sistema educativo dell’istruzione e della formazione, deve svolgere a sostegno della professionalità docente e del miglioramento dell’informazione sugli esiti degli apprendimenti conseguiti nelle istituzioni scolastiche dell’intero territorio nazionale.
Inserita: 02/05/2014

Vorremmo che l’Invalsi fosse percepita più “vicina” alla Scuola!
Il 7 e 13 maggio 2014 sono i giorni stabiliti per la somministrazione delle prove nazionali INVALSI nella scuola primaria e secondaria di secondo grado...leggi tutto.
Inserita: 29/04/2014

I test INVALSI: Il paradosso del terzo libro
Il paradosso è posto da Massimo Adinolfi in un articolo che compare sul giornale Il Mattino di oggi. Scrive Adinolfi: “cosa si deve pensare del fatto che è ormai fiorita una bibliografia di titoli sui test Invalsi che aiutano lo studente a superarli?......è un bel paradosso (se volete dargli un nome, chiamatelo pure paradosso del terzo libro): il test deve valutare l’apprendimento degli studenti, dunque quel che dovrebbe aiutare a superare i test è precisamente e solo quel che si è appreso nello svolgimento del programma scolastico. E invece prende ormai forma una nuova materia di studio: il test stesso, e ore scolastiche che i docenti sottraggono all’ordinario lavoro d’aula per mettere gli allievi in condizione di affrontare la prova. Evidentemente qualcosa non va, se bisogna studiare l’italiano, poi la matematica, e poi i test: il terzo libro”.
Inserita: 23/12/2013

A Roma il 16 ottobre, presso l’Università di Tor Vergata, una giornata di lavoro e discussione sul tema “Invalsi e Matematica, convinzioni e perplessità a confronto” (Leggi il programma). Un tema, quello della funzione e del ruolo assunto dall’Invalsi, che la Mathesis non ha mancato di affrontare con studi ed analisi condotte collegialmente e nelle sedi appropriate come il documento elaborato dai docenti della Scuola Estiva Mathesis di Olbia. Un convegno dunque che suscita interesse ed aspettative e alla cui organizzazione la Mathesis non può che plaudire.
Inserita: 08/10/2013

Il documento sul test INVALSI elaborato dai docenti della Scuola Estiva Mathesis di Olbia.
Leggi il documento
Inserita: 30/08/2013

In cosa non ha sbagliato l’Invalsi
«Prendi un righello, misura i lati del triangolo e trova l'area» ha risposto in modo corretto solo il 30% degli studenti. Può essere un dato significativo per i docenti di matematica?
. E’ questo il problema e la domanda contenuti nell’articolo di Elena Ugolini su Avvenire del 25u.s. attribuendone la formulazione all’Invalsi. Ed è questo che si è voluto commentare: un 30% di risposte corrette è una buona percentuale visto che disponendo delle misure dei tre lati il calcolo dell’area richiederebbe l’applicazione della formula di Erone, decisamente non patrimonio degli studenti di scuola media.
Su alcuni siti è stato precisato però che il problema - come proposto dalla Ugolini e pubblicato da Avvenire - non corrisponde alla formulazione dell’Invalsi che è la seguente: Calcola l’area del triangolo prendendo con un righello le misure necessarie”. Decisamente diversa!
Inserita: 29/05/2013

In che cosa sbaglia l’INVALSI?
Un riferimento nel Periodico di Matematiche n.1/2013 a pag. 34 e a pag. 42
Inserita: 28/05/2013

In che cosa sbaglia l’INVALSI?
Su Avvenire del 25 maggio u.s. un appassionato intervento di Elena Ugolini – già sottosegretario al MIUR - sulla funzione svolta dall'Invalsi e un interrogativo decisamente interessante e utile per capire in che cosa l'INVALSI sbaglia. E. Ugolini scrive: "Nella prova dell'esame di Stato di terza media del 2011, al quesito:  «Prendi un righello, misura i  lati del triangolo e trova l'area» ha risposto in modo corretto solo il 30% degli studenti. Può essere un dato significativo per i docenti di matematica?"
Sulla questione posta si potranno riversare fiumi di parole, di esempi, di riflessioni, anche nell’ottica del problem solving e posing, e di dubbi. E un dubbio è questo: l'Invalsi era ben consapevole di quello che chiedeva? misurare, con il righello, i tre lati e con i numeri ottenuti calcolare l'area? Perchè non dire “utilizza il righello, misura quello che vuoi e dai una valutazione dell’area del triangolo?” Con quella scelta, l’Invalsi voleva forse indagare se alla scuola media i docenti trattano la formula di Erone? Se poniamo il problema, nella forma che la Ugolini attribuisce all’Invalsi, ai nostri amici, adulti, uomini e donne di cultura, quale potrebbe essere il risultato? Il 30% di risposte corrette?
Inserita: 27/05/2013

L’INVALSI seleziona i valutatori. Domande entro il 12 aprile.
Sul sito INVALSI è stato pubblicato nei giorni scorsi un Bando relativo alla selezione di 400 osservatori ed esperti di valutazione delle scuole. Gli incarichi avranno la durata di 15 mesi. Le domande devono essere presentate esclusivamente on line entro le ore 12.00 del 12 aprile 2013. 
Inserita: 25/03/2013

L’acronimo è SNV, significa Sistema Nazionale di Valutazione.
VALUTAZIONE SI', MA SENZA INVALSI scrive, questa mattina, Italia Oggi, non senza ragioni. MA FARE A MENO DELL'INVALSI E' IMPOSSIBILE , risponde il Messaggero con altrettante buone ragioni. Il dibattito è serrato. Intanto nello schema di decreto di Regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione nasce la nuova professione di “valutatore” che può essere affidata anche a soggetti che con la scuola nulla hanno a che fare, ma selezionati dall’INVALSI. Si conferma quanto riportato nell’Editoriale delPeriodico di Matematiche n.3/2013: "Se un cronista, intelligente e colto, ipotizzasse di intervistare, Aldo Visalberghi e Mauro Laeng, interrogandoli sull’operato dell’INVALSI, quale ne potrebbe essere il risultato? Due pedagogisti insigni, due pedagogisti “scientifici” ben noti anche all’ambiente matematico, che si spesero tanto per le prove oggettive, per le indagini IEA, e, nella direzione dell’allora C.E.D.E. (Centro Europeo dell’Educazione), per progettare per l’Italia la nascita di un Sistema Nazionale di Valutazione. Che direbbero Visalberghi e Laeng, redivivi, apprendendo che quel CEDE si è trasformato sì, in INVALSI, ma che a dirigerlo sono commercialisti e esperti in marketing con qualche infarinatura di statistica? Da questo, come dalle tracce delle prove che si assegnano (non solo quelle di matematica), comprenderebbero subito che, diversamente dal loro tempo, quello che conta è la gestione e la strategia della gestione di un processo........ I fatti culturali, ideali, sono secondari, vengono dopo”
Inserita: 05/02/2013

L’INVALSI ri-valuta la prova scritta di matematica agli Esami di Stato.
Il 26 novembre 2010 l’Invalsi ha reso noto un altro pezzo del suo lavoro d’indagine, questa volta sulla prova scritta di matematica agli esami di liceo scientifico della sessione 2009...
APRI ALLEGATO

19 Luglio 2010 – INVALSI: attualmente l’istituto nazionale per la valutazione appare essere più utile alla gestione politico/amministrativa del sistema d’istruzione che servire alla causa di una crescita della cultura della valutazione e, in generale, dei processi formativi. Per quanto riguarda gli esami conclusivi della scuola secondaria di primo grado, ECCESSIVO è apparso, tra l’altro, il peso attribuito alla prova nazionale. In merito la proposta di Antonino Giambò.